VIII Convegno Apotelesma a Genova, 17 ottobre 2015

Stelle a Simposio: riflessioni sull'astrologia antica di lingua greca

Hotel Bristol Palace (sala Michelangelo) in Via XX settembre, dalle ore 9.00 alle 18.00

 

 

Abstract degli interventi (relatori in ordine alfabetico)

Lucia Bellizia

La genitura di Costantino VII Porfirogenito

Nei fogli 290-299 del Codex Parisinus 2244 un anonimo astrologo presenta una genitura, che si è pensato esser quella di Costantino VII Porfirogenito, basileus dei bizantini dall'11 maggio 912 fino alla morte. Nel saggio viene discusso il testo greco, alla ricerca delle tecniche astrologiche che lo ispirarono e delle possibili corrispondenze con la vita dell’imperatore cui dovrebbe riferirsi.

 

Giancarlo Ufficiale e Lucia Bellizia

Ermis Gamba
Astrologia, geografia, etnografia: un singolare intreccio nella Τετραβιβλος di Claudio Tolomeo

Un'insolita descrizione della terra abitata nel II libro dell'opera astrologica tolemaica pone affascinanti problemi in ordine alle fonti e all'origine della rappresentazione. Divisa in quadranti e in settori corrispondenti a trigoni astrali, sottoposta al prepotente influsso degli astri al pari dei popoli che la abitano, l'ecumene della Τετραβιβλος appare curiosamente dissonante da quella contenuta nella Geografia dello stesso Tolomeo: più arcaica o forse solo più adatta a sostenere il pensiero astrologico del grande alessandrino.

 

Intermezzo musicale con le bravissime allieve del Maestro Lippi

Giovanni Lippi

Sull’armonia delle configurazioni in Tolemeo

Nel XII capitolo del I libro del Quadripartito e nel suo Trattato di Armonia, Tolemeo afferma che le parti dello zodiaco sono configurate tra loro in maniera armonica o disarmonica e che i rapporti fra i segni zodiacali sono come gli intervalli musicali. L’articolo si propone di chiarire il significato di questa relazione in riferimento anche agli insegnamenti pitagorici e aristossenici.

 

Giovanni Lippi

Patrizia Nava

La domanda di Doroteo

Il posto delle interrogazioni nell'astrologia catarchica greca

La cultura ellenistica è considerata origine di ogni forma di astrologia oroscopica. Questo è senz'altro vero per genetlialogia, cattolica/universale e catarchico/elettiva. Ma è così anche per le Interrogazioni? Possiamo davvero dire che Doroteo di Sidone sia il primo "orarista della storia"? La ricerca di esempi di carta oraria propriamente detta, o almeno di riferimenti alla pratica oraria nel ricco materiale che ci è pervenuto dall'epoca ellenistica, a partire dal Carmen, ha prodotto scarsi e discutibili risultati, che hanno alimentato diverse ipotesi e opposte conclusioni tra gli studiosi, con vivaci polemiche ancora in corso. Questa comunicazione cerca di fare ordine nella spinosa questione.

 

Giancarlo Ufficiale e Patrizia Nava

 

Patrizia Nava parla di Doroteo

 

Ornella Pompeo Faracovi

Il concetto di eimarmene e le due vie del pensiero astrologico greco.

Diversi astrologi greci, influenzati dal pensiero stoico, ricorrono al concetto di 'eimarmene' (la sorte che spetta a ciascuno), sostenendo che gli eventi naturali e umani sono regolati da una necessità cosmica, per la quale sono tutti esattamente e completamente prevedibili. Richiamandosi alla filosofia aristotelica, Tolomeo ammette invece la parziale imprevedibilità degli eventi individuali, e il carattere congetturale dei giudizi astrologici che ad essi si riferiscono.

 

Ornella Pompeo Faracovi

Paolo Aldo Rossi

Ipazia: una paideia scientifica

I suoi scritti sono andati perduti o incorporati in pubblicazioni di altri autori: "Aveva raggiunto tanta cultura ed educazione da oltrepassare di molto tutti i pensatori del suo tempo; subentrò nella scuola platonica, ripristinata da Plotino, insegnando a chi lo voleva tutte le scienze filosofiche. Per questo motivo affluivano da lei da ogni parte tutti coloro che aspiravano a ragionare in modo filosofico (Socrate Scolastico, Storia Ecclesiastica VII, 15). Ipazia (370 ca - 415) infatti oltrepassava di molto tutti i pensatori del suo tempo: fu una grande matematica, astronoma e filosofa neoplatonica; scrisse - secondo Theone (suo padre matematico e astronomo, direttore del "Museion", la più famosa Accademia dell'antichità) -, un commento ai 13 libri della versione greca della Aritmetica di Diofanto e anche un'interpretazione in otto volumi a Le coniche di Apollonio di Pergamo. Fu autrice con il padre di una esposizione dell'Almagesto di Tolomeo e a lei vengono attribuite due invenzioni: un areometro e un astrolabio piano.

 

Giancarlo Ufficiale, Ida Li Vigni e Paolo Aldo Rossi

 

Patrizia Nava, Giancarlo Ufficiale, Felice Stoppa, Lucia Bellizia, Giovanni Lippi,
Ornella Pompeo Faracovi, Ermis Gamba
 

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Atti del Convegno: info@apotelesma.it